Rifugio Mantova al Vioz (metri 3535)

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Periodo di vacanze e momenti di incontro con gli amici. Da diversi anni il maestro Giuseppe Campanella, la moglie Maria Ada e il figlio Ivan, dalla cittadina di Martina Franca (Ta) si trasferiscono in Trentino per una vacanza di due settimane in Val di Rabbi. La passione per l'escursionismo e l'amicizia nata collaborando con il sito scolastico Kidlink fanno sì che, da qualche anno a questa parte, ci si ritrovi per una salita ad alta quota.
Quest'anno abbiamo deciso, anche per soddisfare un sogno di Ivan,di raggiungere il Rifugio Mantova al Vioz. Così lunedì mattina 24 luglio, alle ore 4.30 mi sono messo al volante della mia automobile per raggiungere Pejo, punto di incontro e base di partenza per il Rifugio.

Il rifugio Mantova al Viòz è il più alto rifugio delle Alpi centro-orientali e dopo il rifacimento del 1996 è considerato un rifugio-modello senza eguali nell´arco alpino per le soluzioni tecnologiche introdotte sia nella sua costruzione sia nel renderlo compatibile con l´ambiente dell´alta quota, limitando i consumi delle risorse energetiche.

Durante le tre faticose ore di cammino, sempre preceduti dal passo agile di Ivan, abbiamo parlato di informatica e di scuola, di politica e di cambiamenti della società, di pace e di concordia tra i popoli e,infine, di un mio possibile viaggio nella bella terra di Puglia. Essi sarebbero molto contenti di ospitarmi per qualche giorno.

A metà circa del percorso, è collocato il risalto roccioso dei Brich, unico tratto delicato della salita. Con l'uso della corda fissa tutti hanno superato brillantemente l'ostacolo.

Siamo stati fortunati nel trovare una bella giornata di sole, molto più di coloro che il giorno precedente avevano avuto pioggia e persino grandine.

Dal Rifugio abbiamo contemplato lo stupendo ghiacciaio dei Forni, le cime del S. Matteo e del Tresero, la Presanella e il gruppo dell'Adamello, consumando un abbondante piatto di spaghetti con il pomodoro.

Il ricordo più bello di questa giornata è l'emozione gioiosa di Giuseppe e di Ivan per aver toccato per la prima volta una quota che non sempre è raggiungibile nelle normali escursioni estive.

Ecco il mio album fotografico della escursione

Questo, invece, è l'album fotografico di Giuseppe

Pralboino, 25 luglio 2006

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